Partenza – Piazza S.M. delle Carceri

1a Tappa – Palazzo Banci Buonamici
E’ un complesso architettonico con il prospetto principale che si affaccia lungo via Ricasoli. Il palazzo è sede della Provincia.
L’aspetto attuale della facciata principale su via Ricasoli e di quella laterale sinistra su via Cairoli è stato conferito nel corso di interventi di ristrutturazione avvenuti nel corso del Settecento; il prospetto laterale conserva ancora i resti di una loggia. Dello stesso periodo risulta anche la facciata posteriore che si affaccia sul giardino, seppur realizzata in uno stile architettonico neo cinquecentesco.
All’interno del palazzo uno scalone di epoca seicentesca conduce al piano nobile decorato da affreschi realizzati tra il tardo Seicento e l’inizio del Settecento, la galleria settecentesca è attribuita a Benedetto Fortini. Da segnalare anche un tabernacolo settecentesco all’interno del quale è collocato l’affresco quattrocentesco raffigurante una Madonna col Bambino.

2a Tappa – Palazzo Pretorio Museo Civico
Il Palazzo nasce alla fine del Duecento come sede comunale del tribunale, delle prigioni e delle magistrature forestiere. La sua anima muta radicalmente nel XVIII secolo, quando le sale dell’edificio diventano uffici amministrativi del Granducato di Toscana, adattandosi alle esigenze di uno stato moderno. A metà Ottocento, gli uffici del governo si trasferiscono e il Palazzo è abbandonato all’incuria più totale, rischiando addirittura di essere demolito. Fortunatamente si preferisce un lungo restauro che si protrae fino agli anni Venti del Novecento, quando viene ricostruita la scala esterna in pietra serena e la facciata prende l’aspetto attuale. Nel frattempo, nel 1912, s’inaugura la nuova sede del Museo nelle sale del Palazzo. Nel 1998 le opere del Museo lasciano temporaneamente l’edificio per l’avvio di una complessiva operazione di restauro e adeguamento funzionale. La grande mostra Da Donatello a Lippi. Officina pratese del settembre 2013 coincide con la fine dei lavori e anticipa la tanto attesa riapertura del Museo, con un allestimento flessibile e innovativo, capace di valorizzare la bellezza dei suoi saloni e dei suoi affreschi, e i capolavori delle collezioni d’arte della città.

3a Tappa – Palazzo Comunale e Salone Consiliare
è una struttura di origine duecentesca, modificata in stile neoclassico dall’architetto pratese Giuseppe Valentini nel 1791. Il Palazzo è costituito da più corpi di fabbrica di origini e dimensioni diverse; l’ala corta fu utilizzata come residenza dei magistrati del Comune fin dai primi del Trecento. Il lato principale – che prospetta sulla piazza – ospita il vasto e maestoso Salone del Consiglio: qui, durante i restauri ottocenteschi, sono venuti alla luce vari affreschi medievali, tra cui una Madonna e una figura della Giustizia. Il lato su Via Cesare Guasti conserva archi a tutto sesto e un abbozzo di struttura medievale che si nota particolarmente nei portici. Il Palazzo possiede un’ala su Corso Mazzoni, decorata da uno stemma mediceo in arenaria, testimonianza dell’età cinquecentesca. Nell’atrio è custodita l’originale Fontana del Bacchino di Ferdinando Tacca, la scultura che celebra con un Bacco gioioso e festoso la proclamazione di Prato a città (1653). All’interno del Palazzo si conservano diversi affreschi di Pietro da Miniato della fine del Trecento e si possono ammirare arredi e intagli lignei databili tra il Cinquecento e l’Ottocento, oltre ad una vasta collezione di dipinti che formano la Quadreria Comunale

4a Tappa – Polo Universitario – PIN
Il Polo Universitario “Città di Prato” è uno strumento innovativo nel rapporto tra sapere universitario e tessuto economico locale. Dove il sapere dell’Università degli Studi di Firenze entra in simbiosi con il fare, della vocazione imprenditoriale pratese, per dare vita a stimoli, ricerche, scambi, risorse culturali nuove ed importanti. Pin. Il nome trae origine dall’omonimo termine inglese  che significa “spillo” in italiano. Lo spillo serve per collegare, ed unire, diversi ritagli di stoffa prima della cucitura definitiva. Ma lo spillo serve anche a “punzecchiare”, stimolare e smuovere energie sopite. Il Pin Scrl – Polo Universitario “Città di Prato” è una realtà di collegamento, che fa del  network il suo valore aggiunto, tra l’Università di Firenze e il tessuto economico e politico locale. Svolge la sua attività in tre principali settori: Didattica, Ricerca e Alta Formazione. Di interesse la presenza di una Mini Galleria del Vento che permette di visualizzare gli effetti del flusso d’aria su modelli in scala di autoveicoli, motoveicoli ed edifici.

5a Tappa – Chiesa di S. Domenico
Magnifico esemplare di architettura mendicante, la chiesa di San Domenico dimostra come austerità possa sposarsi a raffinatezza compositiva. La Chiesa di San Domenico fu fondata nel 1281, assieme al contiguo convento. Un fulmine, nel 1647, provocò l’incendio della struttura. In quell’occasione si decise di tamponare i finestroni gotici, e di restaurare gli interni. L’aria gotica fu mantenuta, ma l’edificio assunse alcune caratteristiche tipiche dell’architettura seicentesca. La facciata dell’edificio non è stata rivestita completamente. Molto interessante è la bicromia tra alberese e serpentino.  Nel XV secolo venne ampliato l’annesso Convento con la costruzione del chiostro rinascimentale. La parte più antica del complesso è la sagrestia, nel lato est del chiostro, con un affresco del XIV secolo raffigurante un crocifisso con ai piedi San Ludovico di Tolosa e il cardinale Albertini orante.

6a Tappa – S.Niccolò
Il Granduca Pietro Leopoldo commissionò la trasformazione del Monastero di San Niccolò in Conservatorio, per il quale l’architetto pratese Giuseppe Valentini progettò la facciata posteriore e, all’interno, il vestibolo, lo scalone a pozzo e le ampie sale di rappresentanza con decorazioni complesse, come l’ambiente “all’etrusca” nella sala dell’Aurora.
La parte più antica del Monastero (fondato intorno al 1321) è costituita dal Refettorio con affreschi di Tommaso di Pietro (1490), il Chiostro del XV secolo, la cinquecentesca Sala del Capitolo, e la Cappella della Spina (ridecorata nel Settecento).
La chiesa conserva ancora l’originale portale trecentesco, in alberese e serpentino verde, che unisce elementi gotici ad altri ancora di gusto tardo-romanico.
Nell’Orto di Gosto, cui si accede dal chiostro del Monastero, vi è uno dei pochissimi esempi in Italia di Scala Santa sul modello di quella che si trova a Roma, nella chiesa di San Giovanni in Laterano.
La caratteristica struttura architettonica della Scala Santa è formata da una cappella superiore, il Calvario, accessibile da una scenografica scalinata frontale, da due scalette laterali e da una cappella sottostante.

7a Tappa – Il Convitto Nazionale Statale “Francesco Cicognini”
è il più antico istituto scolastico di Prato. La sua origine risale al 1692, per opera dei padri Gesuiti, in seguito al lascito del canonico Francesco Cicognini. L’istituto è oggi composto da scuole elementari, medie e superiori (licei classico, liceo classico europeo, liceo scientifico e liceo scientifico internazionale), tra cui lo storico liceo classico nel quale hanno studiato, fra gli altri, Gabriele d’Annunzio, Curzio Malaparte, Bettino Ricasoli, Cesare Guasti, Tommaso Landolfi, Sem Benelli, Giuseppe Mazzoni. L’imponente struttura architettonica si sviluppa su tre piani ed ha al suo interno vasti ambienti e ampi spazi verdi che coniugano tradizione ed innovazione, di notevole interesse sono il refettorio, la cappella settecentesca con interessanti arredi lignei, il teatro (inizialmente chiesetta del convitto).

8a Tappa – Biblioteca Lazzerini
La nuova biblioteca Lazzerini è stata aperta nel 2009 ed è situata nel cuore del centro storico, nel popolare quartiere di Santa Chiara. Sorge nello splendido scenario architettonico dell’antica Fabbrica Campolmi, il più grande complesso industriale d’origine ottocentesca all’interno delle mura medievali, dove ha già sede il Museo del Tessuto.
E’ un centro di diffusione della cultura, delle informazioni e del sapere al servizio di tutti i cittadini, di qualsiasi provenienza e di qualsiasi fascia d’età. adulti, ragazzi e bambini. Una biblioteca di tutti e per tutti, un luogo di lettura, studio e ricerca e al tempo stesso spazio della città, versatile e multifunzionale. Un centro culturale da vivere pienamente anche attraverso la partecipazione ad eventi, laboratori, presentazioni di libri, convegni e mostre. L’accesso alla biblioteca e ai suoi servizi è libero e gratuito. Può essere frequentata per l’intera giornata, persino la domenica mattina. E’ possibile accedere ad oltre 120.000 documenti fra libri, film in dvd e vhs, cd e dvd musicali, documenti digitali, quotidiani, riviste di varia attualità e specializzate, sia su carta che online.

9a Tappa – Museo del Tessuto
Dal 2003 il Museo del Tessuto ha sede presso l’ex cimatoria Campolmi, una delle fabbriche più antiche del comune di Prato, sviluppatasi nell’Ottocento intorno a un mulino già esistente nel Quattrocento e uno dei più importanti esempi di archeologia industriale in Toscana. La “Cimatoria Campolmi Leopoldo e C.” è una fabbrica simbolo della storia produttiva pratese, presso la quale i tessuti allo stato greggio venivano rifiniti (finissaggio) attraverso diverse fasi di lavorazione (follatura, tintura, garzatura, cimatura, calandratura). Il restauro dell’antico opificio è stato effettuato dal Comune di Prato, con il contributo finanziario dell’Unione Europea, su progetto dell’architetto Marco Mattei. Dall’ingresso, prima del piazzale, fortemente caratterizzato dal vascone centrale nel quale si specchia l’alta ciminiera (1896), sulla destra si accede al museo, che ha come scopo la promozione, valorizzazione e tutela della cultura tessile.

Arrivo – Piazza S.M. delle Carceri

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